Joe Diffie has returned HOME. A pochi giorni dalla scomparsa dell’icona Kenny Rogers, un’altra stella ci lascia per unirsi alla “Grande Band nei Cieli”.
Quando pensiamo agli anni ’90 della Country Music, i nomi delle superstar a cui li associamo sono certamente Garth Brooks, Alan Jackson o Reba McEntire, ma è impossibile pensare a questa decade senza il contributo di Joe Diffie.
Nativo di Tulsa, Oklahoma, a 61 anni aveva all’attivo 13 album, messo a segno più di 20 Top 10 hits e due album di Platino (Honky Tonk Attitude e Third Rock from the Sun), nonché membro del Grand Ole Opry e dell’Oklahoma Music Hall of Fame.
La sua carriera decollò con il primo No 1 in classifica “Home” e il singolo di debutto “A Thousand Winding Road”, pubblicati nel 1990. Negli anni successivi seguirono “Third Rock from the Sun” e “Pick Up Man”.
La popolarità iniziò a calare nel 2000, quando il sound “pop-friendly”, per cui Joe non era decisamente tagliato, iniziò a dominare la scena. Nonostante ciò, continuò a produrre musica. Nel 2004, con “Tougher than Nails”, Joe dimostrò con grande abilità di potersi occupare di “Christian music” con la stessa franchezza e candore con cui era solito fare canzoni i cui temi erano pick-up, cuori spezzati e amore.
Nonostante le sue canzoni non fossero state i più grandi successi degli anni ’90 e lui non fosse uno degli artisti più famosi, i testi basati sulla vita americana (prima del successo lavorò in giacimenti di petrolio, in fonderie e come guidatore di camion), uniti al modo di raccontare le storie in maniera semplice e diretta, tuttavia acuta, contribuirono a definire questa decade. Hank Thompson, Holly Dunn, Tim McGraw e Joe Dee Messina sono alcuni degli artisti che scrissero canzoni assieme a Joe Diffie.
E di sicuro senza i successi radiofonici di questo Okie (appellativo per i nativi dell’Oklahoma) probabilmente non avremmo avuto nemmeno cantanti come Jason Aldean, che nel 2012 lo omaggiò con un grande tributo nella sua canzone “1994”, citando nel testo molte delle sue canzoni, o il recente fenomeno Luke Combs, da lui introdotto al Grand Ole Opry assieme a Vince Gill.
Diffie si è spento domenica 29 Marzo 2020, a seguito delle complicazioni causate dal Coronavirus.
Due giorni prima della morte, aveva dichiarato la sua positività al virus e il successivo ricovero. Nell’ultima dichiarazione ha affermato: <<La mia famiglia e io in questo momento cerchiamo riservatezza. Vogliamo ricordare al pubblico e a tutti i fan di essere vigili, prudenti e attenti durante questa pandemia>>.
Lo ricorderemo come uno degli indistruttibili tasselli della Country Music, anche per noi in Italia. Quando penseremo alle nostre “vecchie serate” sul finire degli anni ‘90 e i primi 2000, ci sarà sempre il sottofondo di John Deere Green e Third Rock from the Sun.
“Got my Honky Tonk attitude from Joe Diffie”
Chris Young, Raised on country