Billy Joe Shaver (16 agosto 1939 – 28 ottobre 2020), nato in Texas, è stato il primo songwriter e cantautore americano nell’ambito degli outlaw country – movimento musicale che si è distaccato dall’industria discografica del Country edulcorato di Nashville, dove i cantanti iniziano a gestirsi in proprio la produzione artistica degli LP, invece di quella imposta dalle majors – che nel 1973 pubblica l’album d’esordio Old Five and Dimers Like Me. Sempre nello stesso anno, Waylon Jennings sceglie nove canzoni composte da Billy Joe per quello che viene considerato il primo album di outlaw country. Stiamo parlando di Honky Tonk Heroes, un autentico capolavoro discografico: i testi e le melodie di Billy Joe unite al nuovo sound e all’inconfondibile voce di Waylon creano un miracolo. La prima gemma è nata!
Rispetto agli altri esponenti dell’outlaw country che ne cantavano solo senza nessuna esperienza di vita, Billy Joe ha vissuto sulla propria pelle gli eccessi di una vita fuorilegge. È il drinkin buddy(1) di Townes Van Zandt; scrive canzoni per Bobby Bare e il primo che crede in lui è Kris Kristofferson, interpretando nel 1969 una sua canzone che introdusse nel proprio vinile di debutto.
Sposato tre volte, perde l’unico figlio – Eddie chitarrista della Band di Dwight Yoakam negli anni ’90 – per overdose. Vorrebbe farsi giustizia da solo nei confronti dello spacciatore, ma il saggio Willie Nelson lo ferma dall’incauto proposito.
Nel 2007 ci ricade e, in Texas fuori da un bar, con la calibro 22 che porta sempre con sé, spara nella guancia ad un tizio che aveva fatto apprezzamenti pesanti nei confronti della moglie: verrà assolto per legittima difesa.
Lo ricorderemo per una canzone significativa Hard To Be An Outlaw, cantata in duetto con Willie Nelson, tratta dall’ultimo progetto discografico Long in the Tooth del 2014.
So long Billy Joe you were a true outlaw(2).
Note:
(1) Compagno di bevute.
(2) Alla fine Billy Joe sei stato un vero fuorilegge.
A cura di Remo Ceriotti