La produzione del Cowboy Hat tra tradizione e arte

La principale considerazione che si deve fare quando si parla di cappelli è che più si indossano, maggiore è la qualità che si deve richiedere.

Questo perché se si indossa per molte ore un cappello di bassa qualità è molto probabile che il cuoio cappelluto non abbia una ossigenazione adeguata e perciò la testa incomincia a sudare provocando irritazioni e  pruriti.

Ecco perché nasce la necessità di comprare un cappello “su misura” cioè fatto da un artigiano: la ricercatezza dei materiali di base (come il pelo) è maggiore di quella dei cappelli prodotti  in serie dalle grosse compagnie.

Il materiale di base è proprio il pelo: la parte nobile si trova solitamente sulla pancia, dove è più fine. Dal castoro si ottiene un feltro più resistente all’acqua, dalla pecora si ottiene un feltro di lana, meno pregiato di quello della lepre, che ha invece un pelo più morbido.

La tecnica usata per produrre il feltro è quella di impastare il pelo umido e lavorarlo fino a farlo diventare un panno che verrà fatto asciugare. Questa operazione si ripete più volte, e quando il materiale è ben compatto si passa alla compressione e lisciatura (pensate al pelo che il vostro cavallo lascia sulla copertina sotto la sella, e che giorno dopo giorno con l’umidità e la pressione diventa un velo quasi inseparabile).

Il panno ottenuto viene ora posto in una pressa  e successivamente lisciato per eliminare il pelo dalla superficie.

Cono grezzo e cono lisciato (foto Gigio Pesola)

Abbiamo così la base del cappello (corona e tesa) che deve essere ora modellata: nelle industrie di cappelli questa operazione viene fatta da presse ; gli artigiani lo fanno a mano e con il vapore, come una volta.

La messa in forma con i modelli in legno (foto Gigio Pesola)

La scelta del tipo di piega e delle rifiniture cucite a mano, è tutta del cliente; oggi però la maggior parte delle case produttrici tende a proporre solo pochi modelli tra i più classici.

le rifiniture a scelta del cliente

“SHAPE”, la forma del cappello

Oltre a essere un capo identificativo dell’uomo del 900, il cappello serve a proteggere la testa dalla pioggia, dal freddo, dal vento e dal sole.

I pionieri dell’ovest venendo a contatto con necessità ed esigenze sempre diverse, dettate dal clima più rigido e dal lavoro che dovevano affrontare, sentono il bisogno di apportare alcune modifiche nelle dimensioni e nelle forme ai propri cappelli.

Così in alcuni stati più caldi e soleggiati le tese si fanno più larghe e più aperte, mentre in altri più freddi le corone si fanno più alte, e in altre zone più ventose si trovano corone più basse e tese più chiuse.

Ecco perché il cappello diventa una sorta di codice che permette di riconoscere l’appartenenza geografica di chi lo porta, a seconda della tesa più larga o più stretta, piuttosto che una piega o due in più sulla corona o ancora una forma più aperta o più chiusa delle pieghe.

Inoltre il Cowboy Hat si rivela un’ attrezzo utile nella vita di tutti i giorni: per far aria sul fuoco, per spronare il proprio cavallo, per abbeverarlo; anche per fare segnali a distanza tra vari cowboys.

Per quanto riguarda invece le differenze di forme tra i cappelli dei Buckaroos e i Cowboys  bisogna dire che i primi provengono da una tradizione che avuto forti contaminazioni dalla cultura spagnola.

Cowboy hat: glossario

CROWN/ Corona: la parte alta del cappello che si indossa sulla testa definita corona e può variare in altezza a seconda dello stile di chi lo indossa.

Le corone che non sono hanno pieghe sono chiamate “ open crown” venivano denominate “Ten gallons” per indicare scherzosamente i 10 galloni che potevano contenere. La “corona aperta” può essere modellata in pieghe diverse.

CREASE/ Piega: l’ammaccatura nella parte superiore e ai lati della corona è ciò che chiamiamo piega. Numerosi cappelli da cowboy sono già piegati mediante presse a calore dal produttore. Il tipo più comune di piega è la piega Cattleman, nota anche come piega alpina. Sebbene questo tipo di piega sia il più comune, ci sono altre pieghe e finché c’è abbastanza spazio tra la parte superiore della testa di chi lo indossa e la corona per manipolare il materiale del cappello, le possibilità di piegatura sono infinite.

La testa non deve mai toccare le pieghe all’interno; se cosi fosse la corona è troppo bassa per la testa.

DENT/ Ammaccatura: in principio le ammaccature nei cappelli da cowboy erano il risultato dell’usura dovuta al continuo indossare; ora le ammaccature vengono fatte appositamente e fanno parte dello stile. Le ammaccature più comuni sono posizionate su ciascun lato della piega.

BRIM/ Tesa: la tesa di un Cowboy Hat è ciò che circonda la corona. Ci sono tese ovali e rotonde. Possono anche avere più spazio nella parte anteriore e posteriore del cappello e avere lati più corti. La forma della tesa, piatta o curvata o ambedue, è la particolarità che definisce la persona che la indossa.

ROLL/ Rotolo: la forma della curvatura di un bordo di un cappello da cowboy è ciò che chiamiamo rotolo. Questo perché per ottenere questa forma, deve essere arrotolato in un certo modo

FRONT DIP/ profondità frontale: è la misura della parte di tesa che sul fronte della corona rimane piatto prima che sui lati partono le curvature dei fianchi della tesa. Se la tesa è stata modellata senza avere curvature il cappello non ha un “front dip”.

HAT BAND/ Cinturino: il cinturino di un cappello da cowboy è un decoro che fa parte dello stile. È la rifinitura che avvolge la parte inferiore della corona e può essere realizzato con nastro, pelle, feltro o crine di cavallo. In principio si usava per “aggiustare” la taglia di un  cappello che non era stato prodotto su misura.

SWEATBAND/ Fascia per il sudore: Detta anche “marocchino” è la parte interna del cappello da cowboy, che si adatta alla tua testa. Assorbe l’umidità (se è di materiale naturale)

Le “X” in un cappello : la maggior parte dei cappelli da cowboy sono fatti di feltro che può essere di lepre, castoro, coniglio o una combinazione degli ultimi due.

Le “ X” determinano la qualità del feltro,  quanto sia resistente, morbido e liscio.

Maggiore è il numero di  X  e maggiore è la qualità dei materiali utilizzati.