Finalmente è arrivata l’estate. Porta con sé il caldo, le giornate più lunghe e quell’incontenibile voglia di divertirsi con gli amici. Tutti questi fattori conducono spesso ad un unico risultato: ritrovarsi per mangiare in allegria.
In tali occasioni le grigliate all’aperto vanno per la maggiore e per sorprendere i vostri commensali, potete cimentarvi nel beer can chicken: il pollo sulla lattina di birra. Una variante sfiziosa con cui arricchire il menù.
Se il barbecue non fosse disponibile, niente paura, si può usare il forno di casa.
Questo singolare e scenografico metodo di preparazione, prevede che una lattina di birra venga inserita nella cavità addominale di un pollo intero che assume così una buffa postura “seduta” durante la cottura. Per questo motivo è stato ironicamente soprannominato in diversi modi:
- chicken on a throne (pollo sul trono),
- sitting chicken (pollo seduto)
- dancing chicken (pollo danzante)
- drunken chicken (pollo ubriaco).

È una ricetta recente, si è diffusa intorno al 1995. Il massimo esperto in materia è Steven Raichlen, guru del BBQ, che ha il merito di averlo reso famoso preparando la ricetta nel programma televisivo Today Show.
Ha inoltre sviluppato un dispositivo per evitare versamenti e schizzi durante la cottura e ha pubblicato un libro di successo (quasi mezzo milione di copie vendute) dedicato al beer can chicken. Per molte persone, ormai, il suo nome è sinonimo del piatto.
Raichlen però non ne è l’inventore: dichiara infatti di averlo scoperto grazie a una squadra di barbecue del Texas, chiamata Bryce Boar Blazers.
E se ve lo state chiedendo, la risposta è si. In America il barbecue è una cosa molto seria: ci sono gare, campionati e squadre di grigliatori professionisti.
Il pollo seduto sembra essere la fortuita e fortunata creazione di alcuni buontemponi che, mentre facevano gli sciocchi giocando con il cibo, sono stati folgorati sulla via di Damasco creando un nuovo metodo di cottura.
La lattina che fa da base al pollo, viene aperta e parzialmente svuotata. Con il calore la birra evapora, sprigionando umidità nella cavità del volatile, in questo modo la carne ne assorbe l’aroma rimanendo morbida. La posizione verticale dell’animale permette ai grassi di scivolare via e alla pelle di dorarsi in modo uniforme.
Come è noto la birra non è tutta uguale, per questo è bene sceglierla sulla base del gusto che si vuole conferire alla carne. Le IPA non rendono il pollo amaro, come ci si potrebbe aspettare, ma non rilasciano le stesse note tostate e maltate delle lager.
Si possono personalizzare i sapori aggiungendo spezie o spicchi di agrumi prima di inserire la lattina nel pollo, per esempio un mix di prezzemolo, timo e limone. I profumi non saranno così pronunciati come con quelli di una birra fruttata, ma lasceranno il loro sentore.


Per i più avventurosi: il consiglio è di provare con altre bevande come il sidro o il succo di mirtilli.
Altra parte fondamentale di questa preparazione è il rub(1): una miscela di spezie, da scegliere tra i vari tipi in commercio o da creare personalmente e con cui massaggiare la carne cruda per aromatizzarla e insaporirla.
Raichlen sostiene che il pollo preparato in questo modo, ha avuto una diffusione così ampia perché è buono,
facile e soprattutto simpatico da vedere.
Una volta scoperto il beer can chicken, non lo si lascia più.
alcuni tipi di rub
Note:
(1) – dal verbo inglese “to rub”: strofinare, sfregare.
Fonte: The Barbecue Bible di S. Raichlen
Ricetta Beer Can Chicken
Ingredienti per 4 persone

- 2 lattine di birra – un per il pollo e una per te
- 1 pollo intero (circa 2 kg) già pulito dalle interiora
- 2 spicchi di aglio tritati finemente (o 2 cucchiaini di aglio in polvere)
- 1,5 cucchiaio di zucchero di canna
- 2 cucchiaini di sale
- 1 cucchiaino di pepe
- 2 cucchiaini di paprika
- 2 cucchiaini di origano
- 2 cucchiaini di erba cipollina
- 2 cucchiaini di prezzemolo
- ½ cucchiaino di semi di cumino
- 2 cucchiai di salsa barbecue
- 4 cucchiai di vino bianco
Istruzioni
Portare il barbecue o il forno a 200° C.
È di fondamentale importanza eliminare la peluria sulla pelle: usare un semplice fornello o un cannello per bruciare l’eventuale lanuggine.
Creare il rub mescolando aglio, sale, zucchero e spezie.
Sollevare delicatamente la pelle e strofinare 3/4 del mix di aromi su tutta la superficie del pollo.
Spennellare l’esterno con il restante rub miscelato al vino e salsa barbecue. Questa operazione è da ripetere tre volte durante la cottura, ogni 20 minuti circa.
Aprire la birra e svuotarla per metà, a voi la scelta se offrirla o berla. Con l’aiuto di un apriscatole allargare il foro della lattina per permettere una migliore evaporazione e sistemarla al centro di una teglia o un tegame adatto al forno/barbecue.

Posizionare delicatamente il pollo sopra la lattina, inserendo la stessa nella cavità toracica, e assicurarsi che sia stabile.
Aprire la seconda birra e gustarla, preferibilmente ben fredda.
Arrostire il pollo per circa 1 ora e 15 minuti. Per assicurarsi che sia cotto, provare a incidere una coscia: se dovesse uscire del liquido rossastro, continuare per altri 10 minuti.
Al termine lasciare riposare per circa 15 minuti, poi rimuoverlo delicatamente dalla lattina e tagliare come si preferisce.
Un contorno veloce può essere rappresentato dalle patate al cartoccio.
Lavare bene le patate e, senza togliere la buccia, avvolgerle nell’alluminio, quindi posizionarle su una seconda teglia da inserire nel piano più basso del forno. Cuocere insieme al pollo per lo stesso tempo e temperatura.
Suggerimenti

- Per ottenere una carne più aromatica e profumata lasciare marinare il pollo una notte intera in frigorifero.
- Non lesinare sulle spezie: coprire bene tutta la superficie con particolare attenzione alle pieghe di ali e cosce.
- Con un termometro da carne, verificare che la temperatura della coscia raggiunga gli 85°C, in questo modo sarà cotto alla perfezione.
6 risposte
It’s like Friday night
Working on a three-day weekend
Somethin’ in a jar just made for sippin’
It’s feelin’ like a feel good time bomb ticken’
Standin’ round waitin’ on BEER CAN CHICKEN
It’s the little things that make life worth livin’
Ebbene sì, non sarà la più famosa, di certo non è la mia preferita, ma Kenny Chesney ha perfino una canzone che celebra il ‘tuo’ Beer Can Chicken, Sara!
Grazie per l’articolo e ancora di più per l’idea: così domenica sacrificherò qualche birra, un polletto e qualche altra birra… …rigorosamente ice-cold.
A proposito di contorno, hai mai sentito della variante ‘BEAN CAN CHICKEN’? Come si può immaginare, nella lattina non c’è solo birra, ma anche fagioli, bacon, cipolla, pomodoro, jalapenos… e chi più ne ha più ne metta.
Così insieme al pollo sarà pronto anche qualcosa che ricorda vagamente il chili.
Ciao Gi.ier, non avevo mai sentito dei BEAN CAN CHICKEN ma è sicuramente da testare!
Per quanto riguarda la canzone di Kenny Chesney, come si dice:
a buon intenditor poche parole…ma tanto pollo!
Ciao Sarah,
avevo scritto che mi era venuta voglia di provare il beer can chicken e così ho approfittato di questa bella giornata di sole. Tardo pomeriggio, una birra fredda in mano e l’altra, meno fredda… a sostenere il pollo!
L’ho lasciato cuocere un’ora e quaranta, ma penso fosse già pronto un po’prima, quindi direi che coi tempi che hai indicato nella ricetta ci siamo. Per il rub, ho messo sale, aglio, pepe nero, paprika affumicata, zucchero di canna, un pizzico di limone essiccato, un po’ di curry. La birra una lager senza infamia e senza lode, ma nella lattina vecchio formato (quella più bassa e larga… quelle strette e alte non mi avrebbero permesso di chiudere il coperchio del kettle).
Unico incidente di percorso, a un certo punto il pollo ha deciso di cadere… dancing chicken, o drunken chicken!
Poco male…. risultato comunque sorprendente, la pelle dorata e croccante, la carne morbidissima e succosa. Non è rimasto nulla.
Penso che sostituirà molto spesso il classico arrosto di petto di pollo.
Grazie per l’idea!
Ciao Gi.ier,
grazie per la fiducia che hai voluto concedere a me, alla ricetta e al pollo. Sono davvero felice che ti sia piaciuto.
Se ne hai voglia, la prossima volta che lo fai, puoi scattare qualche foto e inviarcela.
Fantastico, brava Sarah. Comunque sarebbe da provare con il Jack….chissà che gusto può prendere
Ciao Tambriz! Proveremo anche con il Jack, grazie per il suggerimento