Come si vestiva una donna di frontiera?

donna di frontiera

Seconda puntata per la rubrica Clothes on the Rack: siete pronti a riprendere il nostro viaggio nel tempo alla scoperta della moda Western?

Siamo nella seconda metà dell’Ottocento, l’America è terra di avventure, di frontiera. Impone una vita dura. Abbiamo incontrato il cowboy e abbiamo visto cosa indossava, ma non solo uomini e bovini popolano gli Stati Uniti. Come affronta questa vita una donna del West?

È una donna forte quella di frontiera: deve abbandonare ogni frivolezza per abbracciare lo spirito pratico necessario alla sopravvivenza in una terra difficile. Non parliamo della cowgirl alla Annie Oakley, ma della donna comune, vera, non famosa. Vediamo che tipo di abito indossa.

Fino al Ventesimo secolo l’influenza vittoriana è ancora prevalente nella moda femminile. Molte donne della frontiera indossano un cappello da sole, un vestito in cotone calicò a collo alto e maniche lunghe. Ai piedi, stivali di capretto abbottonati.

Delle donne nei ranch americani, Philip Ashton Rollins scrisse nel 1914: 

“Essendo il cavallo il principale e, spesso, unico mezzo di trasporto, molte donne e le loro figlie sapevano cavalcare davvero bene. Le selle da amazzoni, le gonne di lana usate per cavalcare dalla maggior parte di queste donne e le modeste gonne-pantalone utilizzate dalle poche che montavano in sella a cavalcioni non imponevano alcuna appariscenza a quelle donne tranquille e senza pretese della vera frontiera, al contrario invece di quella delle cowgirl vestite di pelle di daino che si mostravano nel circo. Queste “cowgirl” possono incarnare lo spirito e il sangue Western, ma il loro vestiario in pelle parla del teatro dei giorni nostri e non dei ranch di qualche tempo fa.”

Perché si parla di abbigliamento teatrale? È a partire dal 1910 che alcune famose cowgirl come Annie Oakley, Calamity Jane, Edith Tantlinger (la leading cowgirl del Miller 101 Wild West Show), May Lillie, Annie Scafer, Lucille Mulhall e dozzine di altre iniziano ad aprire la strada per quelli che sarebbero diventati gli outfit delle cowgirl del futuro. 

Lo stile dello show alla Wild West strizzava l’occhio a un pubblico che doveva essere impressionato: gli attori usavano vestiti economici, ma di grande impatto. Per esempio, chi interpretava un Indiano d’America indossava una parrucca e si dipingeva la faccia in modo da esser facilmente riconoscibile anche da lontano. Ma si trattava, in gran parte, di pura finzione teatrale.

Torniamo dunque alla nostra donna di frontiera con esigenze decisamente diverse da quelle dell’apparire.

Accade che la vita dura dell’Ovest richieda fin da subito un approccio pratico. Le gonne lunghe iniziano a essere un fastidio; le imposizioni della moda vittoriana vengono coraggiosamente abbandonate da coloro che prediligono una cavalcata comoda e senza impicci indossando un pantalone. 

Storicamente, ogni nuovo stile nella moda si accompagna sempre a un tentativo di censura sociale. Come si può guardare una donna che, di punto in bianco, smette di indossare la gonna? La lenta accettazione del cambiamento nell’abbigliamento femminile è espressa in modo chiaro in questa pagina di diario scritta da una donna americana: 

“Prima ho rifiutato di indossare il cappello da sole, il copricapo convenzionale delle mie vicine di casa. Quando mi sono mostrata, senza vergogna, indossando uno Stetson, molti hanno alzato le sopracciglia; poi è seguita una camicia a doppio petto di flanella blu con bottoni bianchi di perla, francamente mascolina. Nel tempo sono arrivati pantaloni in denim blu indossati sotto una gonna di denim corta. Lenta evoluzione (o decadenza?) verso un abbigliamento a servizio dei bisogni immediati. Arrivata la decadenza, la discesa fu rapida: dagli standard esistenti di modestia femminile verso il comfort puramente umano e la convenienza. La sella maschile e la gonna-pantalone fu inevitabile. Erano gli anni Novanta.”

La semplicità, nel West, è d’obbligo in quanto è una reale esigenza. La costrittiva moda femminile è presto dimenticata in favore di un abbigliamento da lavoro pratico e comodo.

Di fatto, molti abiti che siamo abituati ad associare automaticamente al West, come quelli de La Casa nella Prateria, con la famosa cuffietta per i capelli, altro non erano che i semplici vestiti da giorno indossati comunemente anche nell’Est. 

<<Ma le frange, la pelle, i chap dove sono?>> direte voi.

Non preoccupatevi troppo: prossimamente avremo modo di vedere molto più di qualche frangia su una giacca. Sta per arrivare un post dedicato al cowboy di Hollywood. Scopriremo come questa  figura sia diventata un mito e perché, a Carnevale, il costume che trovate nei grandi magazzini sia più simile a quello di uno sceriffo.

Preparate i pop-corn!

Fonti:

  • Beard, T. – 100 Years of Western Wear, Gibbs Smith Publisher
  • George-Warren, H. e Freedman, M. – How the West was worn. A history of Western Wear, Autry National Center & Abrams