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La colonna sonora del football

la colonna sonora del football

Con l’arrivo dell’autunno si ripete un rito quasi sacro per gli americani: i campionati di football.
Tutti i venerdì sera negli USA, migliaia di ragazzoni poco più che adolescenti si sfidano negli stadi delle High Schools. Le gesta dei più fortunati finiscono sugli schermi delle TV di mezza nazione. Il sabato è il turno delle partite di College, che hanno un seguito inimmaginabile per noi europei abituati a snobbare tutto ciò che non è professionistico. La domenica tocca agli eroi della NFL.

Così tra torte di zucca, i tacchini ripieni del Thanksgiving Day e le luci di Natale, un paese intero segue yarda per yarda ogni partita fino all’attesissima finale: il Super Bowl.

La magia del football ipnotizza tutti. Non c’è da sorprendersi, quindi, se nella country music non mancano canzoni a lui dedicate.

La prima e più famosa è la storica sigla del Monday Night Football, All My Rowdy Friends Are Coming Over Tonight di Hank Williams Jr. Al grido di Are You Ready For Some Football?, ogni lunedì sera per più di vent’anni, Hank Jr. ha radunato i tifosi davanti alla TV. La sua passione è cantata anche in Sometimes I Feel Like Joe Montana, dove le vicissitudini della vita vengono paragonate alle gesta del leggendario quarterback dei 49ers.

hank jr football
Hank Jr. e la sigla del Monday Night Football (Steven Johnson/ ESPN)

Meno famosa è The Ball, di James Otto, storia di un pallone non preso che trasforma una vittoria in sconfitta.

Se si cercano canzoni che esaltano l’atmosfera euforica di ogni partita, c’è l’imbarazzo della scelta: Waiting All Day for Sunday Night di Faith Hill  e Carrie Underwood, Friday Night di Brantley Gilbert, Country Nation di Brad Paisley, Drinking Town With A Football Problem di Billy Currington, 21-17 di Doug Supernaw – padre di Phillip, ex giocatore dei Titans – oppure la vecchia ma indimenticabile Big Game Hunter del grande Buck Owens.

la locandina del film documentario di Kenny Chesney

Un altro brano che ha avuto un discreto successo è The Boys Of Fall di Kenny Chesney, dedicato ai giocatori. Dalla canzone è nato un documentario sportivo a cui hanno collaborato grandi nomi del football, quali Brett Favre e John Madden. Kenny Chesney non solo è un appassionato ma l’ha praticato, come altri, in maniera agonistica con la maglia del liceo: la Gibbs High School1 di Corryton, Tennessee.

Chesney non è l’unica star della musica country ad avere un trascorso sportivo. Tra i tanti spiccano i nomi di Garth Brooks, che poi si è dedicato all’atletica con l’università di Oklahoma State, Toby Keith, che dopo essersi distinto nella Moore High School ha proseguito la carriera negli Oklahoma City Drillers; e ancora Trace Adkins che con la sua notevole stazza è stato un uomo di linea per i Lousiana Tech.

L’elenco è molto lungo e comprende anche un grande amico di Western Heritage, Michael Peterson, offensive tackle2 alla Pacific Lutheran University, Eric Church, Darius Rucker e perfino Willie Nelson. La foto che lo ritrae con l’elmetto della Abbott High School, dove giocava come halfback, ci riporta in un’altra epoca. Le canzoni del Red Headed Stranger3 ci hanno accompagnato per quasi un secolo. Si racconta che avesse talento anche per il football ma che abbia perso l’occasione della carriera per non essersi presentato in tempo a un provino, avendo passato la nottata a suonare.ù

Sam Hunt invece è la star che più di altri ha sfiorato la possibilità di diventare un campione. Già molto bravo al liceo, ha giocato come quarterback4 per le università di Middle Tennessee State e dell’Alabama. Secondo diversi critici, avrebbe fatto meglio a insistere col football piuttosto che dedicarsi a microfono e chitarra.

A differenza di altri sport, il football ha offerto a tanti artisti una possibilità di carriera solo da studenti. Il tempo da dedicare agli allenamenti, l’impegno fisico e la necessità di cogliere al volo ogni occasione non lasciano molto spazio per coltivare altri hobby.
Qualcuno però, dopo aver trovato fortuna nel mondo del football americano, è riuscito a dire la sua anche nella musica.

Un nome prima di tutti: Mike Reid. C’è chi lo ricorda vestire la maglia dei Cincinnati Bengals, mentre altri sanno che ha scritto grandi successi: Stranger In My House per Ronnie Milsap; Forever As far As I Go per gli Alabama e I Can’t Make You Love Me per Bonnie Raitt, prima di raggiungere egli stesso le vette delle classifiche musicali con Walk Of Faith nel 1991. 

All’apice della carriera sportiva il leggendario quarterback Terry Bradshaw dei Pittsburgh Steelers incide una cover di I’m So Lonesome I Could Cry di Hank Williams che lo fa entrare nella top20. 
Senza contare coloro che, terminato un estenuante campionato, amano trascorrere le vacanze accompagnando in tournée qualche artista famoso. Così gli Asleep At The Wheel hanno ospitato sul palco Jason Sehorn dei New York Giants, e Hank III ha duettato con Kyle Turley dei New Orleans Saints.

Football e musica country si intrecciano anche al Super Bowl.
Quest’anno è Eric Church a esibirsi davanti a duecento milioni di spettatori cantando l’inno americano. Un onore riservato a Luke Bryan quattro anni fa e prima ancora a Carrie Underwood; alle Chicks5, a Garth Brooks e all’indimenticato Charlie Pride nel lontano 1974.

Anche l’halftime show, lo spettacolo nell’intervallo della partita, ha avuto negli anni protagonisti come Clint Black, Tanya Tucker, Shania Twain, Faith Hill e Doug Kershaw. Un tocco di musica del west, ben mimetizzata da showbiz6, in attesa di ritrovare i Cowboys, quelli di Dallas, in finale.

Note

1- Tra gli alunni che hanno frequentato il liceo Gibbs di Corryton, Tennessee, Kenny Chesney non è l’unico musicista famoso. Tra gli altri Phil Leadbetter, chitarrista bluegrass e Ashley Monroe cantante dei Pistol Annies.

2- Ruolo di gioco dove vengono impiegati atleti molto alti e pesanti.

3- Red Headed Stranger: Lo Straniero dai Capelli Rossi è il soprannome di Willie Nelson.

4- Il quarterback è il giocatore considerato più importante in una squadra e di solito il più pagato. È colui che, protetto dagli uomini di linea, passa la palla ai compagni nelle azioni d’attacco.

5- Il gruppo Dixie Chicks ha recentemente cambiato nome, cancellando la parola Dixie ritenuta offensiva in un contesto segnato dalle proteste riconducibili al movimento black lives matter dello scorso anno.

6- Showbiz, termine che unisce le parole show (spettacolo) e business (affari), sta a indicare – con accezione spesso negativa – tutto ciò che è inerente all’aspetto economico del mondo dello spettacolo.

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