Continua il nostro viaggio nella storia del Western Wear: rimettiamoci i panni degli avventurieri e torniamo a scoprire come nasce il mito del cowboy e del suo abbigliamento. Dopo aver visto come si vestivano i cowboy e le donne di frontiera nella vita reale, andiamo nuovamente indietro nel tempo.
Eccoci alla fine dell’Ottocento. Il cowboy showman del Wild West Show, che spopola in tutto il mondo, è ben consapevole di aver portato anche in Europa una mistica nuova. Decine e decine di romanzi raccontano della figura romantica del cowboy. La magia del cinema fa capolino con un capolavoro come La grande rapina al treno (The great train robbery), il primo di una lunga serie di prodotti cinematografici sul tema.
William S. Hart, attore e regista, cura attentamente ogni dettaglio nelle sue pellicole per donare autenticità all’abbigliamento, tanto che i suoi film includono veri working cowboy e riserve indiane. Hart si focalizza sul cowboy duro e puro, l’individuo robusto e vigoroso, autonomo, onesto, senza paura e indipendente.
Dal 1911 Hollywood può contare sulle maestranze della Costume Company di Los Angeles, che crea piccoli capolavori di abbigliamento realistico di tutte le epoche.
È con gli anni Venti del Novecento che vediamo esplodere l’immensa popolarità del genere Western: ad Hart fanno seguito Key Maynard, Bob Steele, Harry Carey, Buck Jones, Hoot Gibson, Jack Hoxie, Tim McCoy. Tutti questi cowboy del grande schermo hanno un immenso impatto su ciò che noi oggi chiamiamo Classic Western Wear.
L’abbigliamento Western inizia così ad essere conosciuto dal grande pubblico. Se pensiamo a un nome che possa identificare l’esplosione di questo stile, non possiamo avere dubbi: Tom Mix, grande protagonista dei primi film, rigorosamente muti, interpreta il cowboy in centinaia di pellicole (e lo è davvero, un cowboy: non usa controfigure per gli stunt nei suoi film). È lui ad avere l’influenza più grande nel Western Wear come stile emergente per le masse.
Cintura e fibbia firmata Edward H. Bohlin, stivali vistosi con tacchi alti, speroni argentati, il Montana Peak Stetson calzato in testa e le camicie di seta in stile: Mix è davvero l’equivalente di una moderna rock star. Al picco della sua fama Tom è l’attore più pagato di Hollywood.
Il 12 ottobre 1940 resta ucciso in un incidente sulla strada per Phoenix, Arizona. In quel momento indossa l’iconico Stetson bianco, un abito color crema e stivali di pelle nera con una decorazione floreale rossa, bianca e blu e la cintura con fibbia in argento recante il famoso marchio T.M., presente su ogni suo capo d’abbigliamento.
Si aprirà subito dopo l’epoca d’oro del Western Wear: dagli anni ‘30 ai ‘70, il Novecento vedrà sbocciare abiti coloratissimi coperti da rhinestone (strass), sfarzosamente decorati. A questi, la fiorente industria della moda abbinerà stivali degni di essere chiamati opere d’arte, promossi dalle più grandi star di Hollywood e della musica Country.
L’accessibilità dei viaggi in treno e in auto consentirà alla popolazione di frequentare i primi grandi eventi popolari come il Calgary Stampede, il Pendleton Round-up e il Grand Ole Opry, che faranno un eccellente lavoro di diffusione di questo stile.
E ben presto arriveranno i blue jeans come indumento popolare. Preparatevi a tuffarvi nella golden age dei Rhinestone Cowboy, perché ne parleremo presto qui su Western Heritage.
Fonte: Beard, T. 100 Years of Western Wear, Gibbs Smith Publisher